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LGBT come parte integrante del Great Reset e pianificato negli USA degli anni '50


Dr. Peter F. Mayer
"Wie LGBT als Teil des Great Reset in den 1950er Jahren in den USA geplant wurde"
TKP Der Blog für Science & Politik  - 01.08.22


Ai Campionati Europei di Calcio Femminili, alcune giocatrici indossavano fasce da braccio coi colori dell'arcobaleno. I giochi erano di altissima qualità e valevano assolutamente la pena di essere visti. Sulle possibili origini del Movimento si parla in un libro dell'autore best-seller, celebre etnologo ed antropologo culturale Wolf-Dieter Storl.

Ho già riferito di questo libro, "Mein amerikanischer Kulturschock", là dove affronta la trasformazione in corso dell'Agricoltura, da fattorie contadine ad industria basata su ingegneria genetica e monocolture. Anche tutto questo, così come il Great Reset e la creazione del WEF, iniziò ad essere pianificato ed attuato negli Stati Uniti a partire dagli anni '50.

Le origini del "Great Reset" si trovano negli Stati Uniti degli anni '50


Dr. Peter F. Mayer
su TKP Der Blog für Science & Politik - 28.07.2022


Di recente ho visto un meme - "Niente WEF, niente Great Reset". Sbagliato: idea, concetto e attuazione del Great Reset non provengono dal WEF né altra fonte europea. Vanno ricondotti agli Stati Uniti e ai capitalisti della finanza che ne stabiliscono la politica. Il WEF è solo uno specchio per allodole che deve distrarci dai veri detentori di potere: la Fondazione Rockefeller, la Fondazione Ford, i gestori di patrimoni come Black Rock o Vanguard, ed altre organizzazioni di oligarchi occidentali.

Il WEF, il World Economic Forum di Davos, è una delle organizzazioni che fungono da centri di coordinamento e comunicazione. Un altro è il Council for Inclusive Capitalism; poi c’è l'OMS, che negli ultimi due anni e mezzo è salita prepotentemente alla ribalta, ma con un compito piuttosto specifico.

L'organismo più antico, e probabilmente ancora il più potente, è il Council on Foreign Relations (CFR). Il gruppo indipendente “Swiss Policy Research” lo ha ben descritto qui, e in altri articoli. Tra le attività del CFR, c’è la scelta dei presidenti e membri di governo nonché delle linee politiche generali degli Stati Uniti. Un ulteriore aspetto importante, è la sua influenza sul panorama giornalistico internazionale.

I piani previsti dal "Great Reset" per l'agricoltura mondiale, nati negli Stati Uniti degli anni '60


Dr. Peter F. Mayer
"Das Programm des „Great Reset“ für die weltweite Landwirtschaft in den USA der 1960er"
TKP Der Blog für Science & Politik (25.07.22)


Molti hanno l'impressione che il "Great Reset" sia un'idea e un'invenzione del Forum Economico Mondiale - il WEF - e del suo presidente Klaus Schwab. Non è così: soltanto il nome è nuovo, il programma è invece molto vecchio e risale al periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale.


La storia del WEF inizia con il periodo di studi di Schwab ad Harvard, negli USA, negli anni '60. Il World Economic Forum, come già riportato, non è stata semplicemente un'idea di Klaus Schwab, ma è nato da un programma di Harvard finanziato dalla CIA, guidato da Henry Kissinger e promosso da John Kenneth Galbraith e dal "vero" Dottor Stranamore, Herman Kahn.

Tutta la storia è stata investigata da Johnny Vedmore, che l'ha pubblicata su Unlimited Hangout.

La storia ufficiale del World Economic Forum è stata raccontata in in modo tale da far credere che l'organizzazione fosse una creazione puramente europea, ma non è così. In realtà, Klaus Schwab aveva un team politico americano d'élite, dietro, che lavorò in segreto e lo aiutò a creare l'organizzazione globalista con sede in Europa.

Censurato e rimosso da Twitter per lo studio che prova la malattia di Creutzfeldt-Jakob indotta da vaccino

(Luc Montagnier fa paura anche da morto)




Dr. Peter F. Mayer
Twitter Zensur und Sperre wegen Studie über impfbedingte Creutzfeldt-Jakob-Krankheit
8 Giugno 2022 
da TKP - Der Blog für Science & Politik

Immagine di pasja1000 su Pixabay

Big Pharma e l'industria digitale hanno lavorato insieme alla preparazione della pandemia, e continuano a collaborare strettamente per applicare tutte le "misure contro la pandemia", in particolar modo i vaccini. Solo se le due industrie riusciranno a costringere tutti a sottoporsi a trattamenti di ingegneria genetica fin dall'età di 6 mesi, potrà allora essere realizzato con successo il progetto dell'industria digitale che prevede ID + pass vaccinale digitale per tutti.

Il modello di business di Twitter, Google, Facebook & Co, si appoggia agli utenti/personaggi tra i più famosi [come i cosiddetti influencers], che mettono a disposizione pubblica ogni fatto più intimo. Tramite costoro, si sta facendo di tutto per arrivare a coprire con le vaccinazioni, e conseguenti pass vaccinali, dai neonati agli anziani. Gli scienziati che rivelano come la vaccinazione non sia né necessaria, né sicura, né efficace, sono d'ostacolo. Sono stati o vengono tuttora censurati, diffamati e bannati (l'esempio più recente è quello di Ulrike Guérot). 

Tra gli "scienziati pericolosi" per i piani degli organizzatori della pandemia c'era il premio Nobel Luc Montagnier, scopritore dell'HIV come uno dei fattori scatenanti l'AIDS, purtroppo morto a febbraio (2022). 

Uno studio pubblicato postumo [vedere articolo italiano] e in cui il Professore era ancora coinvolto, a quanto pare ha colpito in piena faccia la lobby farmaceutica: in esso c'è la prova che tutte le varianti pre-Omicron di SARS-CoV-2, così come i vaccini spike basati sul tipo di Wuhan, contengono una regione di prioni. L'originale del preprint pubblicato su ResearchGate così recita:

Nuova forma di Creutzfeldt-Jakob causata dai vaccini Covid

Uscito studio francese che lo conferma. Vi lavorava anche Luc Montagnier



Dr. Peter F. Mayer
Creutzfeldt-Jakob-Krankheit als Folge der Covid-Impfung
7 Giugno 2022 
da TKP Der Blog für Science & Politik

Rappresentazione schematica dei cambiamenti cerebrali nella malattia di Alzheimer: tessuto cerebrale sano (A), accumulo di amiloidi (B), e distruzione del tessuto cerebrale nel decorso successivo (C). de Loof & Schoofs, 2019


Pare non si veda la fine, agli effetti collaterali e ai danni a lungo termine causati dai vaccini Covid applicati in massa. Ora una malattia particolarmente temuta sta emergendo con una velocità e una gravità senza precedenti. Della cosa si era iniziato già a sospettare, dopo che erano stati trovati dei prioni creati dalla spike.

La malattia di Creutzfeldt-Jakob classica è un'encefalopatia letale che si verifica molto raramente nell'uomo. Una caratteristica della malattia è che le proteine prioniche, ripiegate in modo anomalo soprattutto nel cervello, impongono la loro struttura alterata sui "cugini" a struttura sana normalmente presenti, innescando così un processo biochimico disastroso che alla fine porta alla degenerazione del cervello. Le proteine patologicamente ripiegate si depositano nelle cellule nervose e formano dei grumi. La funzione delle cellule nervose viene sempre più compromessa, arrivando fino alla morte cellulare programmata (apoptosi).

La possibilità che questa malattia si manifesti a causa del vaccino a mRNA era già stata affrontata in un articolo di ricerca del 27 Dicembre 2020, dal titolo "Vaccini COVID-19 a base di RNA e il rischio di malattia da prioni" (COVID-19 RNA Based Vaccines and the Risk of Prion Disease). Uno studio di Yale di Gennaio 2021 aveva poi dimostrato che le spike del vaccino possono colpire direttamente il cervello.

L'OMS non demorde: anzi, RILANCIA. Nuovi poteri speciali in vista?

Entro fine Maggio, l'Oms potrebbe ricevere nuovi ampliati poteri con cui diverrebbe "autorità sanitaria globale", superiore alle legislazioni degli Stati Membri


Di fronte a tutte queste falsità sostenute dall'OMS, darle ancora più autorità sarebbe completamente da folli. Si dice, infatti, che l'amministrazione Biden, al servizio di oligarchi statunitensi, industrie digitali e farmaceutiche, avrebbe richiesto un ulteriore rafforzamento del Regolamento Sanitario Internazionale. Se venisse approvato, significherebbe perdere tutti la nostra sovranità personale a partire da questo novembre 2022)


I punti chiave sono:

  • Il Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) è giuridicamente vincolante e ha la precedenza sulle Costituzioni dei paesi membri. Tutte le nazioni del mondo hanno già accettato il Regolamento Sanitario Internazionale esistente.
  • Gli Stati Uniti hanno proposto degli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale legalmente vincolante, che verranno votati alla prossima Assemblea Mondiale della Sanità dal 22 al 28 maggio 2022.

  • Gli emendamenti proposti cederanno ulteriore sovranità, controllo e autorità legale all'Organizzazione Mondiale della Sanità.

  • Questi emendamenti NON richiedono l'approvazione degli organi legislativi dei paesi membri. Se adottati (così come presentati dagli Stati Uniti) da una maggioranza semplice dei 194 paesi membri dell'Assemblea Mondiale della Sanità, questi emendamenti entrerebbero in vigore come Legge Internazionale dopo soli 6 sei mesi (Novembre 2022). I dettagli in merito non sono del tutto chiari.

  • Non è noto se gli emendamenti saranno votati singolarmente o come pacchetto unico.

  • Gli emendamenti prevedono di conferire, al Direttore Generale dell'OMS, il potere di dichiarare unilateralmente un'Emergenza di Salute Pubblica di Portata Internazionale (PHEIC), anche se il paese in cui la malattia è scoppiata si oppone.

  • Gli aggiornamenti proposti dagli Stati Uniti darebbero al Direttore Generale dell'OMS anche l'autorità legale per emettere unilateralmente una "Allerta Provvisoria di Salute Pubblica (IPHA)". Il criterio per un allarme IPHA si basa semplicemente sul fatto che "il direttore generale stabilisca la necessità di una maggiore attenzione internazionale e di una possibile risposta internazionale, in questioni di salute pubblica".

  • Gli emendamenti vogliono conferire anche, a dei "Direttori Regionali" in seno all'OMS, l'autorità legale per dichiarare una "Emergenza Sanitaria Pubblica di Portata Locale" (PHERC).

Sembra insomma sia in atto uno sforzo congiunto per dare all'OMS e ai suoi controllori, la possibilità di attaccare da ogni lato la nostra sovranità e i nostri diritti democratici.

È importante che noi tutti si faccia capire forte e chiaro, che NON riconosciamo l'OMS come nostra autorità e che non tollereremo un tale abuso di potere.

***


2a parte dell'articolo:
"WHO sagt in entscheidenden Fragen das Gegenteil der Wahrheit"
Dr. Peter F. Mayer "TKP - Der Blog für Science & Politik" - 2 Maggio 2022

Traduzione italiana per TdML: Daniela Brassi

L'OMS afferma l'OPPOSTO della VERITA' su questioni cruciali


In autunno 2020, si dibatteva su quando e come venga raggiunta l'immunità di gregge. Fu parecchio lo scalpore, quando l'OMS cambiò la  propria definizione di "Immunità di gregge". E lo fece per ben due volte, ma senza che mai nulla di quanto affermava, ed ancora si trova sul suo sito web, fosse vero.


Secondo la definizione classica, l'immunità di gregge è quella che viene raggiunta quando la diffusione di un'infezione si ferma. E di regola ciò avviene quando, dopo un certo periodo di tempo, un numero sufficiente di persone si sono già infettate e sono, tramite ciò, divenute immuni. Quale sia la percentuale, dipende dal cosiddetto numero di riproduzione R0 - più è alto, più persone devono essere immuni.

In molte infezioni l'immunità viene ottenuta anche senza accorgersene più di tanto, perché non accompagnate da malattia o, nel migliore dei casi, solo da lievi decorsi. Una vaccinazione ha senso, solo se il vaccino è efficace e se i benefici attesi superano i possibili danni.

Le definizioni dell'OMS
Per prima cosa, ecco qual è la reale DEFINIZIONE per come è conosciuta alla Scienza, e ancora lo era all'OMS stessa fino a prima del 22 ottobre 2020. La si può tuttora trovare nell'archivio web. Internet non dimentica nulla.
"L'immunità di gregge è la indiretta protezione da una malattia infettiva che avviene quando una popolazione è immune, o attraverso una vaccinazione o attraverso l'immunità sviluppata da un'infezione precedente".

 

Poi, mentre le aspettative per la vaccinazione aumentavano grazie alla "velocità di curvatura", alla telescopia e alla crescente propaganda, l’OMS ha messo in scena il suo numero acrobatico di lobbismo vaccinale e, il 22 ottobre 2020, ha cambiato una prima volta la definizione di immunità di gregge (anche questa si può ancora trovare nell'archivio web) in questo modo:

"L'"immunità di gregge", conosciuta anche come "immunità di popolazione", è un concetto utilizzato per le vaccinazioni, secondo cui una popolazione può essere protetta da un particolare virus se si raggiunge un determinato livello di soglia di vaccinazioni."

 


AVEVANO semplicemente RIMOSSO l’IMMUNITA’ ACQUISITA NATURALMENTE. La qual cosa perdura ancora oggi, nelle raccomandazioni dei Comitati Nazionali di Vaccinazione (NIG e STIKO): secondo queste, infatti, anche i guariti - cioè le persone che hanno acquisito un'immunità chiaramente superiore, grazie all'infezione - dovrebbero venire vaccinati tre volte per raggiungere "l'immunizzazione di base". E questo vale anche per i bambini piccoli a partire dai 5 anni.

Prima modifica alla definizione di Immunità di Gregge: il 22 Ottobre 2020 (a dx) l'OMS cancella la "immunità acquisita da infezione precedente", citata fino a quella data come nell’esempio a sx

La cosa sollevò una certa indignazione, perciò in Dicembre dello stesso anno la definizione fu cambiata nuovamente per re-includere l'immunità naturale da infezione, come ancora si può leggere sul sito web dell'OMS:

2a modifica, 31 Dicembre 2020: l'Oms reinserisce "a modo suo" l'immunità acquisita da infezione precedente

Ecco la traduzione:

"L'"immunità di gregge", conosciuta anche come "immunità della popolazione", è l'indiretta protezione da una malattia infettiva che avviene quando una popolazione è immune, o attraverso la vaccinazione o attraverso l'immunità sviluppata con una precedente infezione. L'OMS sostiene il raggiungimento dell'"immunità di gregge" attraverso la vaccinazione, non permettendo alla malattia di diffondersi in qualsiasi segmento della popolazione, poiché questo provocherebbe casi e morti inutili.
L'immunità di gregge contro il COVID-19 dovrebbe essere raggiunta proteggendo le persone attraverso la vaccinazione, non esponendole all'agente patogeno che causa la malattia. Per maggiori dettagli, leggere la dichiarazione stampa del 12 Ottobre del Direttore Generale."

Nel paragrafo successivo l'Oms afferma:

"I vaccini allenano il nostro sistema immunitario a creare proteine che combattono le malattie, conosciute come 'anticorpi', proprio come accadrebbe quando siamo esposti ad una malattia, ma - cosa fondamentale - i vaccini funzionano senza farci ammalare. Le persone vaccinate sono protette dal contrarre la malattia in questione e dal trasmettere l'agente patogeno, rompendo qualsiasi catena di trasmissione."

Come nel frattempo ormai sappiamo, si è rivelato quasi tutto sbagliato. I vaccini producono degli anticorpi solo contro una parte della proteina spike, e la cui azione veniva ampiamente elusa già dalla variante Delta e ora quasi del tutto dalla Omicron. Per contro, l'infezione naturale produce anticorpi, cellule T e altre difese contro molte più caratteristiche e antigeni del virus, così che sia con Delta che Omicron l'immunità rimane in gran parte intatta e preservata. L'immunità naturale è superiore alla vaccinazione in maniera evidente, come dimostrato da sempre più studi. Inoltre, mentre l'infezione crea meccanismi di difesa nel tratto respiratorio, cioè proprio nel sito di infezione, gli anticorpi del vaccino si trovano invece principalmente nel sangue e non possono ostacolare l'infezione.

Le vaccinazioni stanno causando innumerevoli effetti collaterali e decessi, contrariamente alle affermazioni stesse dell'OMS. I danni a lungo termine non possono ancora nemmeno essere stimati. Maggiori informazioni in proposito, nella nostra recente video-intervista a Florian Schilling e il suo manuale "Sindrome Post-Vaccinale", su come diagnosticare e riconoscere i vari effetti collaterali e danni da vaccino, e i consigli sugli aiuti da utilizzare [ne faremo la versione italiana, NdT].

Nell'affermazione OMS 

"Le persone vaccinate sono protette dal contrarre la malattia in questione e dal trasmettere l'agente patogeno, rompendo qualsiasi catena di trasmissione

si è rivelato vero, punto per punto, TUTTO L'OPPOSTO. Le persone vaccinate non sono protette né dalla malattia, né dalla trasmissione dell'agente patogeno, e la catena di trasmissione non viene affatto interrotta.

Di fronte a tutte queste falsità sostenute dall'OMS, darle ancora più autorità sarebbe completamente da folli. Si dice, infatti, che l'amministrazione Biden, al servizio di oligarchi statunitensi, industrie digitali e farmaceutiche, avrebbe richiesto un ulteriore rafforzamento del Regolamento Sanitario Internazionale. Se venisse approvato, significherebbe perdere tutti la nostra sovranità personale a partire da questo novembre 2022.  (....)

L’articolo è stato da noi diviso in due parti. Continua con:
L'OMS non demorde: anzi, RILANCIA. Nuovi poteri speciali in vista?

***


1a parte dell'articolo:
"WHO sagt in entscheidenden Fragen das Gegenteil der Wahrheit"
Dr. Peter F. Mayer "TKP - Der Blog für Science & Politik" - 2 Maggio 2022

Traduzione italiana per TdML: Daniela Brassi

L'immunità acquisita NATURALMENTE è SUPERIORE ai vaccini: lo studio che lo dimostra



su "TKP - Der Blog für Science & Politik"

L'industria farmaceutica e i suoi grandi lobbisti conducono da decenni una guerra contro qualsiasi cosa possa ridurre i loro profitti, come alimentazione sana, vitamine, micronutrienti, grassi ed oli sani, o aminoacidi (proteine). E naturalmente sta tentando di screditare l'immunità acquisita naturalmente, per spingere avanti i propri affari con i vaccini.

L'immunità naturale è nota e riconosciuta da 2500 anni, da quando lo storico greco Tucidide riportava, di come le persone già colpite dalla peste di Atene non potessero più ammalarsene. E sono sufficienti 10 secondi di riflessione, per capire che combattere un'infezione lì dove si sviluppa, nonché conoscere l’intero agente patogeno (in questo caso il SARS-CoV-2), crea un'immunità ben superiore a quella fornita da un'iniezione nell'avambraccio, che contiene solo una minima parte del virus.

Uno studio israeliano pubblicato di recente (05.04.22) mostra ancora una volta la superiorità dell'infezione naturale. Lo studio, già sottoposto a valutazione, è intitolato "SARS-CoV2  -Immunità acquisita naturalmente vs. Immunità indotta da vaccino; Reinfezioni vs. infezioni di ritorno: uno studio retrospettivo di coorte", ("SARS-CoV-2 Naturally Acquired Immunity vs. Vaccine-induced Immunity, Reinfections versus Breakthrough Infections: a Retrospective Cohort Study"), ed è stato pubblicato dalla Oxford University Press.

Il fronte-vaccini mostra le prime crepe


Foto di Aida Khubaeva su Pixabay

su "TKP - Der Blog für Science & Politik"
25
 Aprile 2022

Lo proclamano da inizio 2020: “solo la vaccinazione può aiutare contro un'infezione da corona-virus e qualsiasi malattia conseguente”. Già in quel marzo 2020 i fact-checkers ci spiegavano che profilassi e trattamento precoce non potevano avere alcun successo. Trattamenti che da 20 o30 anni erano i consigli standard contro un'infezione, non sono nemmeno più stati menzionati dai medici (parole chiave: vitamina C, vitamina D, zinco, quercetina, Bisolvon o Aeromuc) [=il nostro Fluimucil, cioè comunissima acetilcisteina o NAC - NdT].

Al contrario, i governi hanno condotto una massiccia campagna pubblicitaria sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini, per poi rispondere con divieti, licenziamenti ed esclusione sociale di chiunque ne dubitasse. I nostri media hanno messo a tacere i pochi che facevano domande. E' stata tirata fuori tutta la gamma di calunnie possibili, fino alla "vitamina D antisemita". Chi solleva la questione del gran numero di effetti collaterali e morti causati dalle vaccinazioni, come ha fatto l'ex AD dell'Assicurazione tedesca BKK ProVita, viene licenziato su due piedi.

I tempi però stanno cambiando, almeno negli Stati Uniti.

Le vaccinazioni NON evitano il Long Covid, anzi probabilmente lo favoriscono



Dr. Peter F. Mayer 
"TKP - Der Blog für Science & Politik"
Articolo originale in tedesco - 26 Aprile 2022


Il Long Covid viene spesso venduto come una novità. Ma non lo è affatto: problemi prolungati come stanchezza, mal di testa, sensazione di debolezza e similari, si verificano anche dopo molte altre infezioni virali. Una sindrome simile può verificarsi persino dopo un esercizio fisico intenso o un affaticamento.

Fondamentalmente, la situazione è sempre quella di un sistema immunitario messo a dura prova e le cui riserve di vitamine (specialmente del gruppo B), aminoacidi e micronutrienti si esauriscono. Il risultato è che i virus prima sopiti nel corpo, come l'Epstein Barr o lo Zoster, iniziano a riattivarsi maggiormente. In risposta, i mitocondri reagiscono con la formazione di radicali, sotto forma di ioni di idrogeno, che vengono poi a mancare per la produzione di energia. Avviene quindi come per uno smartphone, in cui la batteria non arrivi oltre il 2% di carica.

Dal momento che sta divenendo sempre più evidente, quanto le vaccinazioni con preparati ad mRNA non solo non proteggono contro l'infezione, ma nemmeno contro ospedalizzazione, gravi decorsi della malattia o decesso, ne stanno freneticamente cercando altri benefici. Nel tentativo, sono arrivati ad escogitare l'idea di dichiarare che le vaccinazioni "prevengono il Long Covid".

All'improvviso e inaspettatamente

su "TKP - Der Blog für Science & Politik" 5 Aprile 2022


Quando persone sane muoiono da un giorno all'altro, senza essere malate da prima né mostrarne alcun segno, ecco... questo è motivo di preoccupazione. Nonché la ragione per fare un collegamento tra queste morti e la campagna vaccinale.

Da maratoneta, ricordo ancora bene i resoconti sulla maratona di Vienna del settembre 2021. Nella sua rubrica sullo Standard, Thomas Rottenberg scrisse: "Un morto e decine di collassi in una maratona del tutto normale". Il 93% dei partecipanti era vaccinato e anche se il gruppo alla partenza era più ridotto che mai, ci sono anche stati incidenti come mai prima.

Il problema degli "incidenti inaspettati e improvvisi" è divenuto massicciamente visibile al torneo di tennis di Miami Beach: 15 giocatori "completamente vaccinati" non riescono a concludere il Miami Open.

Il danneggiamento del sistema immunitario innato, causa prima della PANDEMIA DI VACCINATI

Gruppo delle Cellule Immunitarie



Dr. Peter F. Mayer su "TKP - Der Blog für Science & Politik" - 3 Aprile 2022
Articolo originale in tedesco


Dall'inizio della campagna di vaccinazione, ci sono stati diversi sviluppi nelle infezioni e malattie causate dal virus SARS-CoV-2. Da un lato, perché il virus sta mutando, più velocemente e più intensamente, dirigendosi verso una "fuga immunitaria" degli anticorpi, diretti solo contro una parte della proteina spike. In questo processo, secondo le leggi dell'evoluzione, diventa più infettivo, ma allo stesso tempo più innocuo.

Il secondo grande sviluppo ha di nuovo a che fare con i vaccinati, che sono sempre più colpiti da infezioni, malattie gravi e morte. La ragione più importante è la soppressione della risposta immunitaria innata. Questo sembra essere il problema maggiore con cui abbiamo a che fare al momento, un problema che appare più serio di quello delle varianti del virus che si stanno evolvendo sottraendosi alla risposta anticorpale del vaccino.

I bambini sono in grado di resistere all'infezione da SARS-CoV-2 fin da subito, e il motivo è la loro forte risposta immunitaria innata. I vaccini sopprimono e danneggiano la risposta immunitaria innata e, di conseguenza, in popolazioni completamente vaccinate contro questo virus si verificano focolai come mai visti prima.