IppocrateOrg - Persone che si aiutano a vicenda (dr. R. Malone)

Una risposta italiana alla crisi COVID


Robert W Malone MD, MS
7 Luglio 2022


Questo articolo rappresenta l’ultimo Capitolo del nuovo libro di Robert Malone, in uscita a settembre negli USA, ed è dedicato alla realtà Italiana di IppocrateOrg, alla sua nascita, storia e progetti

Prima di addentrarci nell'approfondimento di struttura, organizzazione, analisi e conclusioni, che sono gli obiettivi di questo Capitolo dedicato ad IppocrateOrg, è importante capire le ragioni per cui questo gruppo ha avviato un progetto così complesso.

Di sede in Italia, formatosi in risposta alla crisi COVID, il Movimento IppocrateOrg mise insieme una rete internazionale volontaria di medici, ricercatori e operatori socio/sanitari per aiutare i pazienti che non avevano altri cui rivolgersi. L'establishment medico approvato dallo Stato non offriva ai pazienti altro, se non nichilisti protocolli di trattamento ospedaliero in regime di ricovero, con tassi di mortalità inaccettabilmente elevati. Con il diffondersi dell'epidemia (in particolare nel Nord Italia), gli organizzatori-fondatori di IppocrateOrg si resero conto che, a livello internazionale, le organizzazioni politiche, finanziarie e dei media stavano tutte significativamente uniformandosi ad un’unica modalità di comunicare, in merito ai rischi del virus e alle opzioni terapeutiche. Il quadro inizialmente caotico e conflittuale delle risposte locali, nazionali e internazionali spesso si traduceva in governi che dissimulavano, incapaci di fornire risposte o linee guida di salute pubblica che fossero chiare e sensate. Giornalisti, filosofi, commentatori politici, membri di partiti e rappresentanti di organizzazioni internazionali iniziarono tutti a proclamare che dopo questa pandemia "nulla sarebbe più stato come prima". Un’affermazione che, per quanto indiscutibilmente vera, è però vaga, ingenua... e non fornisce alcuna risposta alla domanda "che aspetto avrà questo cambiamento?". In reazione a questa valanga di confusione disfunzionale e mancanza di leadership, i medici e gli scienziati di IppocrateOrg hanno sviluppato e divulgato nuovi protocolli terapeutici, per trattare i pazienti nei diversi stadi della malattia: i medici ed operatori sanitari affiliatisi hanno quindi iniziato ad adottare le terapie precoci, salvando vite umane ed impedendo ai pazienti di dover andare in ospedale.

Il team di IppocrateOrg fu testimone di ciò che il mondo scientifico ufficiale proponeva nelle località geografiche più disparate: ovunque, rappresentanti illustri di ogni branca, dalla virologia, all'immunologia, all'epidemiologia, si contraddicevano regolarmente l'uno con l'altro. Ma nonostante la confusione, le voci "ufficiali" sancite erano invece tutte concordi nel fare opposizione a quanti cercavano di trovare soluzioni e terapie concrete per salvare vite umane, utilizzando i farmaci esistenti. I medici di IppocrateOrg non accettavano una strategia terapeutica, che prevedeva solo la somministrazione di ossigeno a pazienti intubati, in attesa di istruzioni dai piani alti. Così, quei medici hanno preso decisioni in base alle proprie conoscenze cliniche della malattia, che nessuno nelle sfere più alte del mondo medico prendeva in considerazione. Nei casi in cui sono state attuate queste strategie alternative vietate, fin dall'inizio dell'epidemia, la mortalità è stata molto bassa.

Di fronte all'innegabile fatto che degli interventi precoci salvano vite ed eliminano quasi completamente la mortalità associata all'infezione da SARS-CoV-2, non sorprende che sorgano delle domande... soprattutto quando si vedono bandire dei medicamenti efficaci a favore di altri, brevettati, la cui efficacia non è invece stata dimostrata. Tali domande hanno portato i leader di IppocrateOrg a riflettere a fondo su quanto stia realmente accadendo, e a cercare una via per modificare ciò che il governo sta facendo all'interno della Medicina; per cambiare il rapporto tra Medicina Clinica e Medicina di Ricerca; e per conquistare l'autonomia dalle Istituzioni Sanitarie internazionali, nazionali e regionali, che agiscono tutte come se fossero prigioniere del complesso industriale medico-farmaceutico. Di seguito riportiamo la storia tradotta, poi rivisitata da me.

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I nostri sforzi per immaginare una comunità medica alternativa sono partiti da un'intuizione, sollecitata dall'osservazione della risposta disfunzionale avuta dalla medicina aziendale e sancita dallo Stato. Siamo fermamente convinti che sia diritto della persona assumersi la responsabilità personale di gestire la propria salute, e che tutti abbiano il diritto di accedere alle cure mediche secondo il proprio miglior interesse (non quello di qualcun altro). Per noi è chiaro che non stiamo vivendo in una società in cui la sacralità degli esseri umani è al centro del progetto: sappiamo che qualcosa deve cambiare nel nostro mondo, perché l'attuale modello sociale, economico e corporativistico sta mettendo in pericolo il diritto alla salute in tutto il mondo.

E non possiamo permettere che ciò accada.

IppocrateOrg ritiene che i cittadini di Italia e Svizzera non possano continuare a pensare a come risolvere tutti questi problemi rimanendo in silenzio e da soli, in una situazione in cui tutti seguono le indicazioni del governo e rimangono bloccati nel loro isolamento. Non è questo che chiedono le persone intorno a noi, in termini di libertà, benessere, salute, prosperità e mantenimento di un'economia attiva e diversificata. 

Semplicemente, non possiamo dimenticare il nostro giuramento. Sì, il nostro giuramento è il Giuramento di Ippocrate, un contratto sociale tra i medici e i loro pazienti. Per il futuro, ci impegniamo a fare di IppocrateOrg un laboratorio di idee, ad opporci scientificamente a qualsiasi progetto che possa manipolare o alterare la neutralità della medicina e della ricerca scientifica, a combattere qualsiasi conflitto di interessi presente o futuro e a promuovere la cittadinanza attiva e la partecipazione di ogni essere umano alle proprie cure mediche.

Partendo da questo punto, il nostro obiettivo è quello di prenderci reciprocamente cura della salute, della nostra comunità e della nostra terra. La qualità della nostra vita è profondamente legata alla cura che dedichiamo al luogo in cui viviamo. Questo è il motivo per cui IppocrateOrg si rivolge a tutto il mondo. Ogni luogo del mondo merita l'opportunità di dare e ricevere aiuto.  Una collaborazione necessaria, per assumersi personalmente la responsabilità di costruire un futuro migliore.

La forza e la determinazione di quanti partecipano a questo progetto si basano su un profondo legame con la forte convinzione che il COVID-19 abbia rivelato, e stia tuttora illuminando, molte contraddizioni strutturali e politiche del mondo moderno, non solo in ambito medico e scientifico, ma anche in economia, nelle scienze sociali e politiche e nel settore finanziario.

L'Italia e il COVID-19

IppocrateOrg nasce in Italia, patria della famiglia, dell'amore per i nonni e del rispetto per gli anziani.

Una cultura della famiglia che nasce da una lunga storia di cura e tradizioni. Una cultura della famiglia che ora, come conseguenza del neoliberismo globalizzato, si è lasciata sostituire da una visione distorta, un'immagine patinata, una rappresentazione mercificata della "famiglia Italiana felice", utile solo per essere sfruttata dalle pubblicità commerciali e generare ritorni economici.

Una "cultura dell'artificio e dell'inganno" ha gradualmente soppiantato la "cultura del sentimento", che un tempo prevaleva nel nostro Paese. Una cultura storica che era ancorata alla realtà e alle proprie emozioni e sensazioni. Il processo è stato così lento, pervasivo e insidioso da impedire alle persone di rendersene conto. Tutto è iniziato negli anni '80 con l'avvento delle televisioni di Berlusconi e il suo desiderio di imitare i canali televisivi americani.  I suoi programmi  banalizzavano i valori umani, l'integrità e i sentimenti in favore di valori sostitutivi come il successo, la ricchezza, la competizione ad ogni costo e la bellezza fisica. Berlusconi e le sue emittenti televisive hanno creato una realtà-ombra che conta solo se può essere tradotta in spettacoli di intrattenimento, cronaca nera e scoop giornalistici: tutte cose che soppiantarono ogni  tipo di copertura informativa su iniziative di solidarietà od esperienze dedite a riparare le sofferenze umane.

Nessuno pareva neanche accorgersene. La vita degli italiani è proseguita tranquillamente, fino a quando il COVID non ha scoperchiato il vaso di Pandora. All'inizio del 2020, radio, TV e giornali italiani sembravano tutti concordi nell'affermare che era in corso una pandemia globale estremamente pericolosa, causata da un virus che molto probabilmente aveva avuto origine dai pipistrelli del mercato di Wuhan, in Cina: il SARS-CoV-2. Sembrava l'inizio di un classico film splatter americano, invece era la realtà quotidiana: mentre giornali e notiziari parlavano tutto il giorno di pipistrelli e del "paziente zero", le trasmissioni serali erano improvvisamente infarcite di film come "Virus letale" di Wolfgang Petersen.

Parole angoscianti e martellanti iniziarono a invadere quotidianamente la vita di tutti gli italiani e sembrava non esserci più spazio per altre notizie. Immagini terrificanti, dati statistici, numeri, restrizioni governative, imposizioni e decreti improvvisi si susseguivano uno dopo l'altro, in un crescendo violento e destabilizzante. Tutti gli Italiani si ritrovarono segregati in casa, quasi fossero agli arresti domiciliari, accettando di tutto pur di proteggere se stessi e i propri cari. Nonostante il "lock-down" (parola straniera improvvisamente entrata a far parte del vocabolario italiano), il virus continuò però a propagarsi inesorabilmente:  in toni da guerra, il governo e il suo corteo di virologi comunicavano costantemente ai cittadini come avrebbero affrontato il nemico. 

Inspiegabilmente, "paracetamolo e vigile attesa" divenne il mantra di tutti i medici di base. Questo era l'unico protocollo di trattamento medico previsto per i pazienti contagiati: nessuna cura, infatti, sembrava essere possibile. L'unica soluzione prospettata risiedeva nello sviluppo e nella produzione di nuovi magici vaccini, che sarebbero stati finalmente in grado di fermare l'infezione. In questa situazione di crisi totale e di paura cronica, il vaccino divenne il sogno degli italiani, l'unica via d'uscita dall'incubo. Durante la lunga attesa, gli ospedali si trasformarono in centri di trasmissione dell'infezione e le persone non ricevevano di fatto alcun trattamento, morendo senza il conforto delle famiglie da cui erano state accuratamente separate. Più devastante del virus stesso, la depressione e la disperazione infettarono le case degli Italiani: i pochi tricolori che sventolavano timidamente dai balconi si alternavano a qualche bandiera arcobaleno con scritto "Andrà tutto bene", come per aggrapparsi ad un'idea di nazione e ad una tradizione di solidarietà tipicamente italiana che, in realtà, erano già state distrutte, come nostro tratto distintivo.

La maggior parte degli Italiani aveva la mente offuscata da un opprimente senso di paura, al punto che, pur agendo apparentemente per fini nobili - "proteggere le persone più fragili" - iniziò ad alimentare la propria autodistruzione. La paura sempre presente della morte, scatenata da giornalisti e "scienziati da talk show", impediva ai non addetti ai lavori di ragionare su questioni elementari quali:

1. Perché il mio medico di famiglia non mi dà più assistenza?

2. Perché ci viene solo detto di aspettare l'evoluzione della malattia, senza nemmeno tentare di utilizzare i farmaci o i trattamenti disponibili?

3. Perché stanno nascendo numerose associazioni di medici che disubbidiscono agli ordini del governo? Perché questi medici curano gratuitamente pazienti sconosciuti, dedicano loro attenzioni e forniscono prescrizioni di farmaci e terapie che il governo nega e i grandi media deridono?

4. Perché ai familiari non viene permesso di dare l'ultimo saluto a un parente morente in una struttura pubblica, pur con le dovute precauzioni? Perché ai familiari non è permesso nemmeno parlare con loro al telefono?

In questa tempesta di eventi, emozioni, informazioni e soprattutto paura, una piccola minoranza che è riuscita a rimanere sufficientemente ancorata alla realtà e al buon senso, ha iniziato a separare i messaggi angoscianti da una lettura più razionale ed equilibrata della vera realtà della situazione. Alcuni di loro, pur bloccati dal potere dei media corporativi nel comunicare la loro diversa visione delle cose, hanno iniziato ad esprimere i loro ragionamenti attraverso canali di informazione alternativi. Altri, come il movimento di persone che oggi costituisce IppocrateOrg, hanno agito direttamente sul campo, fornendo assistenza sanitaria, ascolto e comprensione a tanti.

La nascita di IppocrateOrg

Sono state queste le radici di IppocrateOrg,  sorto come un movimento organico composto da medici e persone comuni. Cittadini che all'epoca non si sono lasciati sopraffare dalla continua pressione dei media istituzionali e dalla paura promossa dallo Stato. Che iniziarono a vedere oltre la narrazione dei giornalisti e dei virologi da talk-show, rimanendo fedeli a se stessi e cercando di agire in modo solidale con chi era in difficoltà.

Come per miracolo, persone che non si conoscevano e non avevano alcun fine lucrativo, iniziarono ad incontrarsi ogni giorno, tramite chiamate a distanza, per elaborare insieme delle strategie di soccorso. È stato così che 70.000 persone in Italia sono state curate da questi medici e operatori sanitari - con solo 14 decessi - includendo anche persone che hanno contattato il centro assistenza di IppocrateOrg in fase già avanzata della malattia Covid.

Attraverso l’operato dei propri medici e la pubblicazione di un apposito Manuale, IppocrateOrg ha fornito le indicazioni necessarie per curare la malattia sia nella sua fase d’esordio – con l’utilizzo di antiinfiammatori – così come nella fase intermedia di tempesta citochimica - utilizzando cortisone, antibiotici ed eparina - e nella sua fase finale - fornendo assistenza, tramite il proprio team legale, ai pazienti ospedalizzati che necessitavano di plasma iperimmune. Questo, sebbene non contemplato nei protocolli ufficiali, ha portato alla guarigione del 90% dei casi ospedalizzati che lo hanno ricevuto.

Il manuale pubblicato da IppocrateOrg ("Guarire il Covid-19 a casa - Manuale per Terapia domiciliare personalizzata", disponibile su Amazon) elenca piani di cura studiati per ogni fase della malattia, oltre ad esempi di personalizzazione terapeutica (in particolare nei casi di patologie pregresse). Viene tuttora consultato da molte famiglie italiane, molte delle quali lo hanno provocatoriamente regalato ai propri medici di famiglia. Dopo lo sviluppo e la pubblicazione del protocollo terapeutico, venne organizzato un corso di formazione per i 300 medici che collaboravano con IppocrateOrg, svolto con teleconferenze settimanali o altri incontri utili ad affrontare le questioni più urgenti: una mutazione del virus e la necessità di adattare le terapie; l'incidenza di patologie preesistenti sul decorso della malattia; un nuovo farmaco "scoperto" da partner internazionali con i quali il Comitato Medico Scientifico di IppocrateOrg era in regolare contatto; e qualsiasi altra tematica che potesse consentire di affrontare al meglio i casi.  Oltre a tutto ciò, vennero create delle speciali chat Whatsapp, all'interno delle quali i medici appena affiliatisi potevano ottenere aiuto e supporto da chi già aveva esperienza con i protocolli di cura.  Questa costante condivisione di informazioni, il corso di formazione e la comune filosofia del rispetto per la vita hanno contribuito a creare una nuova classe di medici. Medici le cui qualità umane li rendono oggi particolarmente ricercati e richiesti, soprattutto da persone di mentalità affine.

Gli sforzi di IppocrateOrg durante la crisi COVID sono ora oggetto di studi retrospettivi da parte di istituti universitari, che già nei loro primi risultati confermano ciò che i 300 medici italiani di IppocrateOrg hanno misurato sul campo: e cioè che, se somministrati entro il terzo giorno dall’insorgenza dei sintomi, i trattamenti contro il Covid riducono la letalità fino a sfiorare lo zero.  

Un esempio significativo è lo studio osservazionale retrospettivo condotto dal Centro di Ricerca in Farmacologia Medica dell’Università dell’Insubria, coordinato dal Professor Marco Cosentino, Docente di Farmacologia, e pubblicato come pre-print il 5 aprile 2021 su MedRxiv. Questo studio ha confermato quanto avevamo osservato sul campo. Una letalità prossima allo zero se le persone vengono curate subito. A sua volta, questo apre un grande interrogativo sui 160.000 decessi italiani:  la maggior parte di queste morti è stata dovuta essenzialmente al diniego di cure da parte degli enti governativi e sanitari, spalleggiati da alcuni "ricercatori" scientifici la cui obiettività era tipicamente compromessa da un conflitto di interessi dovuto alla fonte di finanziamento della loro ricerca.

L'intera storia di IppocrateOrg, e del percorso che l’ha fatta divenire una vera comunità di intenti, è stata segnata dalle sue risposte alle numerose sfide e agli attacchi subìti, soprattutto nella fase iniziale. Visto a posteriori, ciò che l'insieme di IppocrateOrg ha vissuto corrisponde a momenti in cui la Storia stava mettendo alla prova, quanto forte e reale fosse l'intento di creare una nuova comunità. Come ha fatto IppocrateOrg a superare la tempesta dei mass media e degli attacchi governativi, mentre intanto sviluppava sia trattamenti COVID efficaci sia una nuova comunità di intenti? Nei prossimi paragrafi cercheremo di riassumere e semplificare alcuni passaggi decisivi, nella speranza che i lettori possano imparare tanto dai nostri successi quanto dai nostri insuccessi.

I momenti salienti e le difficoltà di IppocrateOrg

Nel 2021, nel bel mezzo della campagna vaccinale italiana e delle relative pressioni esercitate in varie forme e modi sulla popolazione, una serie di eventi ha direttamente coinvolto IppocrateOrg:  eventi che hanno agito come spinte selettive, determinandone l'evoluzione. Prendiamo in considerazione i tre episodi più significativi:

1. La partecipazione attiva all’organizzazione dell’International Covid Summit a Roma: una manifestazione di tre giorni (di cui uno in assise nelle sale del Senato della Repubblica Italiana), che ha riunito medici e associazioni di tutto il mondo riusciti a curare con successo i propri pazienti dal Covid 19.

Come era prevedibile, considerata l'improvvisa ed alta visibilità data al loro operato, persone arrivate da tutto il mondo stavano smentendo l'efficacia delle direttive sanitarie "emergenziali" adottate dai governi. Da quel momento, la stampa e le televisioni italiane hanno iniziato ad attuare una massiccia campagna denigratoria, dipingendo medici e scienziati di alto livello internazionale come impostori e truffatori, nonché attaccando apertamente i medici di IppocrateOrg e definendoli “venditori di zenzero e liquirizia" e di cure inefficaci.

2. La creazione e il successo di un video creato da IppocrateOrg, che in Italia ha raggiunto 2 milioni di visualizzazioni. Il titolo: "Proteggiamo i bambini".

Il video evidenziava la necessità di valutare attentamente i rischi e i benefici di un vaccino sperimentale sui bambini. I medici che vi hanno preso parte stanno ancora subendo un procedimento disciplinare da parte dei loro ordini professionali e sono ancora in attesa di una sentenza definitiva, che stabilisca se potranno continuare a curare pazienti.

3. La temporanea chiusura del Centro Assistenza di IppocrateOrg, causata principalmente dalla mancanza di medici vaccinati, autorizzati dal governo Italiano a poter curare pazienti.

In Italia, medici, infermieri e insegnanti che hanno deciso di non vaccinarsi sono stati colpiti da provvedimenti disciplinari di natura politica, che hanno incluso la sospensione dal lavoro, persino nei casi in cui l’attività è (o potrebbe essere) svolta online. Provvedimenti di questo tipo non sono giustificati dal proclamato obiettivo di evitare infezioni ai pazienti, e sono stati invece adottati per punire chi non si adegua ai diktat del sistema. È divenuto assolutamente chiaro, che il governo e il complesso industriale medico-farmaceutico suo alleato cercano di sopprimere princìpi quali la libertà di scelta terapeutica, la valutazione del rapporto rischi/benefici, e la possibilità di obiezione da parte del singolo medico, auto-sospendendosi dal lavoro. La norma governativa mira di fatto a colpire con misure disciplinari i medici, compresi quelli in pensione, che non hanno ottemperato alla direttiva della vaccinazione. Nonostante i dati abbiano dimostrato che le persone vaccinate continuano a infettarsi, a replicare e a trasmettere il virus, le autorità non hanno modificato le loro intenzioni. Al momento in cui scriviamo, la sospensione dall'Albo dei medici italiani, per quelli non vaccinati, è prevista fino al 31.12.2022.

Le risposte di IppocrateOrg e i risultati ottenuti 

Mantenendo di nuovo un simile ordine degli eventi scatenanti, faremo luce sulle parole chiave che rappresentano il modus operandi di IppocrateOrg, e i risultati ottenuti.

1. Visibilità ed equilibrio

La campagna diffamatoria scatenatasi dopo l' International Covid Summit ha coinvolto anche alcune reti televisive locali: ma ospitando il Presidente e altri leader dell'associazione IppocrateOrg a programmi in diretta che miravano ad umiliarli, i media hanno invece dato loro una visibilità sempre maggiore. La presenza, la dignità, la preparazione e l'equilibrio mantenuti dal Presidente e dagli altri membri durante le trasmissioni, hanno progressivamente allargato il consenso generale degli ascoltatori, raggiungendo anche chi prima non conosceva il movimento. Inoltre, alla vista di ingiustizie palesi ed attacchi ingiustificati verso persone che si mantenevano calme ed equilibrate, in molti hanno deciso di sostenere attivamente l'Associazione. "In cammino con IppocrateOrg", ad esempio, è un gruppo di sostenitori su Facebook, che hanno reagito all'attacco mediatico costituendosi come una delle tante comunità a sua difesa.

2. Fiducia e comunicazione

Ai medici del video "Proteggiamo i bambini" che sono stati sottoposti a procedimenti disciplinari da parte dei loro ordini professionali, IppocrateOrg ha messo a disposizione una tutela legale gratuita; continuerà inoltre a promuovere iniziative per sostenerli, soprattutto dal punto di vista della comunicazione, attraverso i canali di informazione alternativi che in Italia stanno conquistando sempre più ascoltatori. L'aperta e trasparente presa di posizione dei medici di IppocrateOrg contro la vaccinazione dei bambini, ha contribuito a creare un maggior clima di fiducia tra quanti combattevano nella stessa direzione ma, al di là di qualche sporadica dichiarazione di singoli medici, non avevano come riferimento una associazione di sanitari che si schierasse apertamente dalla parte e in difesa dei bambini. Questa scelta ha contribuito a rafforzare il nucleo originario della "comunità di intenti" che IppocrateOrg incarna.

Ci sono stati anche alcuni esponenti politici, sia parlamentari che membri del governo, che hanno citato il video di IppocrateOrg in televisione. Questi politici hanno menzionato il video per sostenere le loro perplessità sull'attuazione di una campagna vaccinale sui minori, soprattutto in presenza di situazioni in cui i bambini non si ammalavano di forme gravi di COVID. Il video ha quindi fornito loro argomenti per sottolineare che, tranne alcuni rarissimi casi, il rapporto rischi-benefici di queste vaccinazioni infantili pende fortemente a favore del rischio, a causa degli effetti collaterali associati al vaccino.

3. Destrutturare vecchi modelli per attuarne di nuovi

La notizia della temporanea sospensione dell’attività di assistenza COVID (da inizio Dicembre 2021 al 23 dicembre 2021) ha avuto una vasta eco sui quotidiani nazionali e in TV. Ovviamente, i grandi media hanno manipolato la notizia della sospensione di uno dei servizi di IppocrateOrg, facendola passare per la chiusura dell'Associazione stessa.

Ma anche questo episodio ha suscitato ampie reazioni nel tessuto sociale Italiano. IppocrateOrg iniziò ad essere contattata da medici vaccinati, quindi in grado di lavorare, che volevano offrirsi come volontari per riaprire il Centro Assistenza COVID. Altre comunità di persone, tra le quali molti pazienti curati da IppocrateOrg, sono nate per protestare contro le autorità italiane e mostrare i risultati raggiunti con le cure fornite ai pazienti Covid dai medici di IppocrateOrg. 

Noi con IppocrateOrg” è una di queste comunità (con pagina Facebook), sorta al grido della sua fondatrice: “IppocrateOrg ha fatto tanto per noi, adesso è ora che noi facciamo qualcosa per IppocrateOrg”. A questo gruppo hanno aderito decine di migliaia di persone che hanno testimoniato la loro esperienza di pazienti assistiti da IppocrateOrg, e che oggi realizzano iniziative per la diffusione di informazioni sanitarie, la formazione e la condivisione di notizie, a stretto contatto con IppocrateOrg. Non soltanto: la sospensione e la persecuzione da parte delle autorità italiane nei confronti dei medici che si rifiutano di vaccinarsi, o semplicemente mettono in guardia i genitori dal vaccinare i propri figli, ha provocato un’altra reazione.. ancor più profonda.

Infatti, ora che l'emergenza COVID è finita, quella che fu l'iniziale risposta di IppocrateOrg si è trasformata in una vera e propria sfida, riassunta nell'organizzazione di un sistema sanitario alternativo a quello nazionale. Il risultato è stato l'apertura di ambulatori distribuiti in tutto il Paese (i Centri di Medicina di Scopo), che si occuperanno di tutti i tipi di malattie (quindi non solo di COVID). Con i suoi Centri di Medicina di Scopo, IppocrateOrg si propone di rimanere un punto di riferimento per i cittadini disorientati e preoccupati dalle cattive condizioni del nostro sistema sanitario (come chiaramente messo in luce dall'emergenza pandemica) e di promuovere il ritorno ad un modello di sanità che metta al centro delle sue azioni il reale benessere della persona.

Porsi come obiettivo medico il "Ben-Essere" (piuttosto che il trattamento delle malattie) significa adottare una visione globale della persona nel suo complesso, prendendo in considerazione tutti gli aspetti e le aree in cui la vita si svolge e si esprime. Significa creare relazioni basate sull'ascolto, la fiducia e il rispetto, essenziali anche nel percorso verso la guarigione. In quest'ottica, diviene fondamentale promuovere e diffondere una cultura della prevenzione e di uno stile sano di vita, nonché perseguire l'imperativo morale di rendere l'accesso a cure integrate e personalizzate disponibile a tutti.

I medici di IppocrateOrg, come già fatto in questi due anni di cure COVID, si occuperanno anche di tutte le altre patologie, continuando a fare affidamento sulla costante formazione fornita (che verrà ulteriormente intensificata) e sul già collaudato rapporto di reciproco confronto e collaborazione tra colleghi.

Ma non è tutto. I Centri di Medicina di Scopo distribuiti su tutto il territorio nazionale offriranno servizi di diagnostica per consentire una più rapida tempistica degli esami - un servizio che sarà anche a domicilio per chi non può spostarsi - e prevedranno la presenza e il supporto di psicologi e di legali specializzati in ambito sanitario, nonché agevolazioni per le persone in difficoltà economica.

Il sistema è stato organizzato in questo modo: 

1. i “front liners”, in contatto con i pazienti, saranno i medici non colpiti dalle direttive del governo;

2. una "Medical Community" a livello nazionale supporterà l'operato dei "front liners", fornendo consulti con medici di diverse specializzazioni, fino alla possibilità di suggerire esami diagnostici da eseguire e terapie da somministrare. L'intero insieme di medici, insomma, ricostituisce la pratica della Medicina integrata e personalizzata, che oggi un singolo medico iper-specializzato difficilmente può padroneggiare da solo;

3. al contempo, la Medical Community di IppocrateOrg sta aprendo un dialogo con tutti i sistemi di Medicina cosiddetta "alternativa" e i loro operatori, per valutare se sia possibile percorrere insieme strade ancora inesplorate per il trattamento di alcune malattie.

L'Associazione IppocrateOrg, che sponsorizza questi ambulatori, richiede ai medici che li gestiscono di aderire ad un Codice Etico. Questo prevede, tra gli altri punti, che i medici si impegnino a:

- operare in scienza e coscienza nell'esclusivo interesse della persona che richiede un consulto;

- partecipare ai corsi di formazione settimanali tenuti dai medici di IppocrateOrg;

- iscriversi al “Master di De-Specializzazione" per laureati in professioni sanitarie (medici, psicologi, infermieri, farmacisti), di durata biennale;

- rispettare i massimali di prestazione indicati da IppocrateOrg e visitare gratuitamente, invece, le persone sospese dal lavoro perché non vaccinate, e i loro familiari;

- partecipare all'Associazione attualmente in fase di costituzione, che raccoglierà fondi per le persone svantaggiate che desiderano farsi curare dai medici di IppocrateOrg;

- partecipare alla Medical Community per fornire consulti, a propria volta, ai medici "in prima linea".

Per sostenere lo sviluppo e l'attuazione di nuovi modelli etici e organizzativi, coerentemente con la nostra visione che pone l'essere e non il profitto al centro di tutto, IppocrateOrg si è concentrata anche sulla creazione di una vera e propria Scuola, strutturata su 3 livelli:

1. La Scuola di "De-Specializzazione", rivolta ai laureati in professioni di cura. Con il termine "de-specializzazione" vogliamo riassumere l'idea del ritorno da una visione specialistica della Medicina, alla visione speciale della persona. Una Medicina che riporta il medico a valutare la situazione del paziente considerando sempre prima il quadro generale, per poi applicare un approccio terapeutico personalizzato.

2. La Scuola di Naturopatia, accessibile a quanti in possesso di un diploma di scuola superiore, che segue gli stessi principi del punto 1.

3. La Scuola per diventare "Referenti Territoriali per il Benessere", rivolta a tutti (non è necessario possedere particolari titoli di studio). I Referenti Territoriali sono figure di riferimento a livello locale per comunità, gruppi di famiglie, scuole autogestite, associazioni e imprese, su temi riguardanti la salute e il benessere individuale e collettivo. La formazione prevede argomenti non solo strettamente legati alla salute, ma anche a tematiche ambientali, economiche, organizzative e sociali. I Referenti, oltre a promuovere variamente le proprie iniziative locali per il benessere personale e della collettività, fungono anche da collegamento costante con i medici di IppocrateOrg su questioni strettamente mediche, a beneficio dei gruppi che rappresentano.

Il contesto in cui sta operando IppocrateOrg

Pensare in grande è ciò che ci permette di superare le piccole sfide di oggi e quelle future di domani. D'altra parte, analizzare la situazione in cui ci troviamo da una prospettiva storica, sociale, economica e politica più ampia ci permette di rivedere e rivalutare le nostre azioni lungo il percorso. Questo aiuta IppocrateOrg a distinguere tra i problemi causati dai nostri condizionamenti socio-culturali e quelli che appartengono alle nostre motivazioni più profonde: la comunanza col prossimo e la compassione per chi soffre. Riflettere sulla nostra civiltà significa riflettere su noi stessi, sulla direzione delle nostre azioni e sulla necessità di compiere cambiamenti individuali.

La nostra Civiltà Occidentale è stata plasmata e guidata, da un lato, da un capitalismo industriale sfrenato che ha utilizzato tutti i mezzi a sua disposizione per condizionare le menti delle persone, onde omologarle il più possibile e poter esercitare su di esse un controllo sempre più raffinato. Dall'altro lato, il mondo moderno è plasmato da una finanza speculativa che promuove uno sfruttamento non sostenibile delle risorse e della stessa economia reale (incurante delle crisi che colpiscono sempre più spesso centinaia di milioni di persone già disagiate) e che sfrutta gli esseri umani come oggetti, meri componenti di una macchina industriale al servizio del "progresso".

Come uscire da questa situazione? Non certo semplicemente con slogan o proteste. Sfuggire a questo sistema richiederà un pensiero innovativo e complesso, che affronti la complessità della sfida. Dobbiamo ri-unire ciò che oggi è separato. E non ci riferiamo solo alla separazione tra le persone, ma anche a quella causata dalla scissione e dalla frammentazione avvenuta all'interno dell'individuo stesso. La frammentazione sociale e individuale è stata l'arma principale di quanti hanno compiuto azioni predatorie al solo scopo di trarre profitto, incuranti di ogni prospettiva etica e di ogni opportunità di sviluppo umano armonioso. 

Nel sistema industriale globalizzato di oggi, i governi nazionali non hanno più alcuna voce in capitolo né sovranità, e non sono in grado di prendere decisioni che si oppongano a chi detiene il potere finanziario. Sono costretti a obbedire ad un unico solo vertice: una ristretta élite di persone che prendono decisioni su scala globale, influenzano le masse attraverso il controllo dei media e dettano ai governi la loro agenda su questioni la cui importanza è strategica solo per il loro tornaconto personale: l'espansione della loro ricchezza e del loro potere.

Solo il paese più potente del mondo, gli Stati Uniti d'America, sembra ancora conservare un margine di negoziazione, che però si sta gradualmente assottigliando. Una volta che il volubile potere finanziario avrà completato la sua metamorfosi, trasformandosi infine in un potere strutturato verticalmente e organizzato orizzontalmente a livello globale, sarà in grado di agire e prendere decisioni senza più neanche il supporto dello "Stato più potente del mondo" (compresa la sua moneta).

Nella sua fase finale di metamorfosi in sistema di potere globale, la manipolazione delle masse rimane assolutamente centrale. Nella logica della finanza predatoria di oggi, infatti, non c'è spazio per il "recupero e il ripristino" della realtà precedente. La finzione attuale consiste nell'introdurre nelle coscienze delle masse la sensazione che ci stiamo dirigendo verso una direzione salvifica e tranquillizzante: il "Grande Reset". 

A riprova di ciò, basta soffermarsi su una banale riflessione: quanti trovano spazio nei mass media e si battono apparentemente in difesa del pianeta e del suo habitat, non potrebbero avere accesso a quegli stessi media se entrassero effettivamente, concretamente, in conflitto con l'élite che governa la finanza globale, o se le nuocessero.

Ma la vera conferma a quanto sosteniamo, deriva dal fatto che quanti vengono pubblicizzati su tutti i mass media e fatti passare per "combattenti per un mondo migliore" non mettono mai in discussione il paradigma che ci ha portati a questo punto estremamente critico. Perché non mettere mai in discussione quel paradigma e il potere che lo governa, e limitarsi invece a combatterne le ripercussioni? È possibile non essere consapevoli che lo stesso paradigma e lo stesso sistema di potere non faranno altro che ripetere ciò che hanno prodotto in precedenza? È possibile non capire che continuare a sostenere lo stesso sistema di sviluppo e lo stesso aggregato di potere, entrambi diretti verso la catastrofe, non cambieranno mai il futuro? 

Molti volontari di molte organizzazioni no-profit, pur impegnati a combattere inquinamento, disuguaglianza sociale, povertà e tutti i mali che affliggono l'umanità, non sono d'accordo con la nostra analisi. Forse perché molti degli attivisti impegnati in quelle azioni non vogliono rinunciare alle loro posizioni sociali, al loro stile di vita - consciamente o inconsciamente che sia. O forse perché, se si sforzassero di guardare le cose da una prospettiva più ampia, scoprirebbero le profonde incongruenze presenti non solo nella società in cui vivono e nel modo in cui è gestita, ma anche nella loro vita personale, trovandosi costretti a rivedere e, forse, a capovolgere il loro punto di vista.

Pensare in modo davvero ampio, purtroppo o per fortuna, non funziona a compartimenti stagni.

Natura umana e Destrutturazione personale: passi verso un migliore futuro

Alla luce di queste considerazioni, e dato che l'intero processo di cambiamento deve partire da noi stessi, da ciascuno di noi, una destrutturazione personale sembra essere il primo passo da compiere. Il vero cambiamento necessariamente inizia da un percorso individuale: la struttura mentale pazientemente forgiata dalla Civiltà Occidentale negli ultimi decenni deve essere prima de-strutturata, per poter ri-costruire l'individuo. Per riuscirci, dobbiamo fare mille passi indietro e capire innanzitutto qual è - per noi stessi - la vera natura dell'essere umano. L'unica definizione, a nostro personale avviso, che la descrive appieno è: quella di venire condizionata. È anche vero, però, che le migliori qualità di una persona possono riuscire a conservarsi nel tempo, anche nelle crisi e nelle emergenze, se solo si crea e si mantiene fertile il terreno ideale per farlo.

Come creare l'humus ideale per piantare il seme di una nuova civiltà?

Come dimostrato dal fenomeno dell' Entanglement e dalle più recenti ricerche in Fisica Quantistica, è un fatto ormai consolidato che ogni cosa nell'universo è strettamente interconnessa. Pertanto, il primo passo necessario è passare dall' "Ego-sistema" in cui siamo cresciuti, sostenuto da dinamiche di dominazione e controllo, ad un "Eco-sistema". All'interno di un Eco-sistema, la disconnessione e l'individualismo tipici del primo non esistono: qui, piante, animali ed esseri umani svolgono ciascuno le proprie funzioni in modo naturale, sono collegati come parti del medesimo organismo e meritano tutti lo stesso rispetto. In un Eco-sistema, quindi, i modelli sociali e commerciali si basano innanzitutto sul principio della cooperazione, dell'etica, dello scambio reciproco, della qualità dei prodotti, della cura e della connessione (non quella degli smartphone, per intenderci).

E’ per questo motivo che, all'interno dell'Associazione IppocrateOrg, è nato il "Progetto Origini": partendo da una riconsiderazione degli attuali modelli sociali e culturali, i suoi obiettivi sono quelli di esplorare un habitat ideale in cui l'essere umano abbia la possibilità di evolversi in totale armonia con tutto ciò che lo circonda. Il Progetto Origini intende promuovere e diventare "certificatore" di uno stile di vita completo, che permei ogni aspetto dell'esistenza, contribuendo a creare un Eco-sistema fatto di associazioni, comunità e imprese, il cui fine ultimo sono la salute, il benessere e l'evoluzione dell'Uomo in tutte le sue potenzialità, in rapporto armonico con l'ambiente: la più grande sfida del nostro secolo. Noi crediamo che la creatività, gli scambi etici e lo sviluppo di una cultura di popolo, capace di trasmettere una gamma di valori Eco-sistemici, possano costituire la base per la nascita di una nuova Civiltà Occidentale.

Mauro Rango Presidente di IppocrateOrg
Irina Boutourline Vice-Presidente di IppocrateOrg

(Traduzione Daniela Brassi)

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Articolo originario
dr. Robert Malone - 7 Luglio 2022

Traduzione Daniela Brassi per IppocrateOrg - 9 Luglio 2022