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L'élite del WEF prepara la prossima strategia alla "Hunger Games". Entra in scena il vaiolo delle scimmie


Dr. Steve LaTulippe
per American Out Loud
26 Maggio 2022



Il mondo non ha bisogno di un altro espediente per la strategia del terrore. Ma è esattamente quanto sta bollendo nell'ultimo calderone di CDC e WEF. Non riesco proprio a capire come si potrebbe cadere nella stessa trappola una seconda volta. Se è vero che "stupido è, chi lo stupido fa", il QI mondiale avrà presto l'occasione di venire testato. Nella speranza di migliorare il punteggio, vi passo le seguenti informazioni.

In primo luogo, in marzo 2021 l’organizzazione Nuclear Threat Initiative condusse una ‘simulazione a tavolino’ in cui prevedeva il verificarsi di un'epidemia di vaiolo delle scimmie.. nel maggio 2022. Interessante, no? Ma la cosa non ci sorprende affatto. Ad osservare gli elitisti del WEF mentre formulano le prossime strategie di questo reality show alla Hunger Games, sul fatto che verrà presto propugnata una nuova pandemia possiamo contarci. La tirannia Covid ha funzionato anche meglio del previsto. Quindi, perché non riprovarci? Chissà quale incidente di laboratorio la causerà, stavolta, e come verrà impiegata quest'arma. Dovrà essere però una strategia nuova, dato che il vaiolo delle scimmie non ha l'infettività del coronavirus. Cosa avranno escogitato? Farò delle ipotesi, ma prima cerchiamo di conoscere il virus del vaiolo delle scimmie.

Dopo la Polonia, anche i Paesi Baltici: richiesto lo stop alle forniture di vaccini


Anche Estonia, Lettonia e Lituania non vogliono più vaccini Covid.
I 3 paesi hanno richiesto a Bruxelles di fermare le consegne e di rinegoziare i contratti con Pfizer e Co.
Dato che quasi nessuno si vaccina più, le forniture risultano solo costose ed inutili.


Gli stati baltici di Estonia, Lettonia e Lituania stanno seguendo l'esempio della Polonia. A causa dell'eccedenza di vaccini contro il corona-virus, venerdì si sono rivolti alla Commissione UE. Chiedono a Bruxelles di cambiare i contratti di fornitura esistenti con i produttori di vaccini.

Sovrapproduzione dei prodotti vaccinali
"Constatiamo con preoccupazione che gli stati membri devono affrontare una nuova sfida, ovvero la sovrapproduzione e l'eccesso di offerta di vaccini", hanno dichiarato venerdì nella lettera al presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Nonostante quasi nessuno vada più a farsi vaccinare, l'Unione continua a rifornire i paesi. Ma le dosi non sono necessarie. 

Ciò mette sotto pressione non solo la logistica e le capacità di stoccaggio, ma anche il budget. Perché i vaccini, che poi si deteriorano nel magazzino, devono comunque essere pagati. E le scadenze sono ora piuttosto veloci, dato che i paesi stanno ricevendo vaccini con una durata di conservazione sempre più breve. Milioni di dosi di vaccino sono state ordinate dall'UE senza scopo, e ora sono già vicine alla loro data di scadenza. Ma quasi nessuno vuole più farsi iniettare.