La guerra ai non-vaccinati non verrà dimenticata


dr. Joseph Mercola
06.06.2022

Italia 2021-22: il tenore dei cartelli fuori da negozi, ristoranti, persino chiese..


Se siete tra quanti si sono rifiutati di bersi la narrazione ufficiale sulle iniezioni anti covid, vi sarete probabilmente ritrovati a subire attacchi di odio e a venire respinti. Alcuni di quegli Zeloti potrebbero ora essersi resi conto di aver sbagliato, ma in pochi vogliono parlarne. Come state scegliendo di andare avanti?

Fomentare odio è uno degli strumenti dei tiranni: ed è ciò che hanno fatto, negli ultimi 2 anni e passa, leader politici, direttori di istituti, accademici, medici e personaggi appartenenti ai media, incoraggiando odio e violenza e augurando una morte dolorosa a chiunque non volesse far parte di quell'esperimento medico che sono i vaccini COVID.

E' in arrivo un preoccupante "nuovo" vaccino antinfluenzale


Dr. Vernon Coleman
"New, Scary Flu Jab Coming!" (27.07.22)

Trascrizione da video nella serie "An Old Man in a Chair"



Siamo in Luglio 2022, e questo è il video numero 315.

Voglio raccontarvi come stiano per sperimentare un nuovo vaccino antinfluenzale, perché credo che dobbiate saperlo. E perché credo che questo getti luce sulle modalità che usano per testare nuovi farmaci e vaccini. E perché penso che potrebbe accadere qualcosa di molto, molto pericoloso.

Il National Institutes degli Stati Uniti ha appena pubblicato informazioni su una sperimentazione che esaminerà la sicurezza e l'efficacia di un nuovo vaccino antinfluenzale, universale, a virus intero inattivato. Si chiama BPL-1357 e il termine BPL si riferisce al beta-propiolattone, utilizzato come disinfettante per distruggere il nucleo di acido nucleico dei virus.

La prima cosa che dovete sapere è che lo studio iniziale coinvolgerà 45 partecipanti.

Wow…

Ecco, già questo mi stride molto, perché un esperimento che coinvolge 45 persone non è sufficiente a determinare un bel niente.

LGBT come parte integrante del Great Reset e pianificato negli USA degli anni '50


Dr. Peter F. Mayer
"Wie LGBT als Teil des Great Reset in den 1950er Jahren in den USA geplant wurde"
TKP Der Blog für Science & Politik  - 01.08.22


Ai Campionati Europei di Calcio Femminili, alcune giocatrici indossavano fasce da braccio coi colori dell'arcobaleno. I giochi erano di altissima qualità e valevano assolutamente la pena di essere visti. Sulle possibili origini del Movimento si parla in un libro dell'autore best-seller, celebre etnologo ed antropologo culturale Wolf-Dieter Storl.

Ho già riferito di questo libro, "Mein amerikanischer Kulturschock", là dove affronta la trasformazione in corso dell'Agricoltura, da fattorie contadine ad industria basata su ingegneria genetica e monocolture. Anche tutto questo, così come il Great Reset e la creazione del WEF, iniziò ad essere pianificato ed attuato negli Stati Uniti a partire dagli anni '50.

Le origini del "Great Reset" si trovano negli Stati Uniti degli anni '50


Dr. Peter F. Mayer
su TKP Der Blog für Science & Politik - 28.07.2022


Di recente ho visto un meme - "Niente WEF, niente Great Reset". Sbagliato: idea, concetto e attuazione del Great Reset non provengono dal WEF né altra fonte europea. Vanno ricondotti agli Stati Uniti e ai capitalisti della finanza che ne stabiliscono la politica. Il WEF è solo uno specchio per allodole che deve distrarci dai veri detentori di potere: la Fondazione Rockefeller, la Fondazione Ford, i gestori di patrimoni come Black Rock o Vanguard, ed altre organizzazioni di oligarchi occidentali.

Il WEF, il World Economic Forum di Davos, è una delle organizzazioni che fungono da centri di coordinamento e comunicazione. Un altro è il Council for Inclusive Capitalism; poi c’è l'OMS, che negli ultimi due anni e mezzo è salita prepotentemente alla ribalta, ma con un compito piuttosto specifico.

L'organismo più antico, e probabilmente ancora il più potente, è il Council on Foreign Relations (CFR). Il gruppo indipendente “Swiss Policy Research” lo ha ben descritto qui, e in altri articoli. Tra le attività del CFR, c’è la scelta dei presidenti e membri di governo nonché delle linee politiche generali degli Stati Uniti. Un ulteriore aspetto importante, è la sua influenza sul panorama giornalistico internazionale.

I piani previsti dal "Great Reset" per l'agricoltura mondiale, nati negli Stati Uniti degli anni '60


Dr. Peter F. Mayer
"Das Programm des „Great Reset“ für die weltweite Landwirtschaft in den USA der 1960er"
TKP Der Blog für Science & Politik (25.07.22)


Molti hanno l'impressione che il "Great Reset" sia un'idea e un'invenzione del Forum Economico Mondiale - il WEF - e del suo presidente Klaus Schwab. Non è così: soltanto il nome è nuovo, il programma è invece molto vecchio e risale al periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale.


La storia del WEF inizia con il periodo di studi di Schwab ad Harvard, negli USA, negli anni '60. Il World Economic Forum, come già riportato, non è stata semplicemente un'idea di Klaus Schwab, ma è nato da un programma di Harvard finanziato dalla CIA, guidato da Henry Kissinger e promosso da John Kenneth Galbraith e dal "vero" Dottor Stranamore, Herman Kahn.

Tutta la storia è stata investigata da Johnny Vedmore, che l'ha pubblicata su Unlimited Hangout.

La storia ufficiale del World Economic Forum è stata raccontata in in modo tale da far credere che l'organizzazione fosse una creazione puramente europea, ma non è così. In realtà, Klaus Schwab aveva un team politico americano d'élite, dietro, che lavorò in segreto e lo aiutò a creare l'organizzazione globalista con sede in Europa.

IppocrateOrg - Persone che si aiutano a vicenda (dr. R. Malone)

Una risposta italiana alla crisi COVID


Robert W Malone MD, MS
7 Luglio 2022


Questo articolo rappresenta l’ultimo Capitolo del nuovo libro di Robert Malone, in uscita a settembre negli USA, ed è dedicato alla realtà Italiana di IppocrateOrg, alla sua nascita, storia e progetti

Prima di addentrarci nell'approfondimento di struttura, organizzazione, analisi e conclusioni, che sono gli obiettivi di questo Capitolo dedicato ad IppocrateOrg, è importante capire le ragioni per cui questo gruppo ha avviato un progetto così complesso.

Di sede in Italia, formatosi in risposta alla crisi COVID, il Movimento IppocrateOrg mise insieme una rete internazionale volontaria di medici, ricercatori e operatori socio/sanitari per aiutare i pazienti che non avevano altri cui rivolgersi. L'establishment medico approvato dallo Stato non offriva ai pazienti altro, se non nichilisti protocolli di trattamento ospedaliero in regime di ricovero, con tassi di mortalità inaccettabilmente elevati. Con il diffondersi dell'epidemia (in particolare nel Nord Italia), gli organizzatori-fondatori di IppocrateOrg si resero conto che, a livello internazionale, le organizzazioni politiche, finanziarie e dei media stavano tutte significativamente uniformandosi ad un’unica modalità di comunicare, in merito ai rischi del virus e alle opzioni terapeutiche. Il quadro inizialmente caotico e conflittuale delle risposte locali, nazionali e internazionali spesso si traduceva in governi che dissimulavano, incapaci di fornire risposte o linee guida di salute pubblica che fossero chiare e sensate. Giornalisti, filosofi, commentatori politici, membri di partiti e rappresentanti di organizzazioni internazionali iniziarono tutti a proclamare che dopo questa pandemia "nulla sarebbe più stato come prima". Un’affermazione che, per quanto indiscutibilmente vera, è però vaga, ingenua... e non fornisce alcuna risposta alla domanda "che aspetto avrà questo cambiamento?". In reazione a questa valanga di confusione disfunzionale e mancanza di leadership, i medici e gli scienziati di IppocrateOrg hanno sviluppato e divulgato nuovi protocolli terapeutici, per trattare i pazienti nei diversi stadi della malattia: i medici ed operatori sanitari affiliatisi hanno quindi iniziato ad adottare le terapie precoci, salvando vite umane ed impedendo ai pazienti di dover andare in ospedale.

Cosa abbiamo imparato dall'odio verso i non vaccinati


Susan Dunham - 27 Aprile 2022 (Toronto, Canada)
What We Learned From Hating the Unvaccinated


Il campo di battaglia è ancora caldo, dopo la guerra del Canada contro i non vaccinati. I provvedimenti si sono allentati ed entrambe le parti sono tornate a inciampare in qualcosa che assomiglia alla vecchia normalità - fatta eccezione per la nuova e attuale ferita inferta alle persone che abbiamo cercato di spezzare. E nessuno vuole parlarne. 

Solo poche settimane fa, era obiettivo dichiarato dei nostri stessi leader rendere invivibile la vita dei non vaccinati. E, a mo' di collettività delegata, abbiamo moltiplicato la sofferenza portando quella battaglia nelle nostre famiglie, tra le nostre amicizie e sui nostri posti di lavoro. Oggi, affrontiamo la dura verità che nulla di tutto ciò era giustificato e, nel farlo, scopriamo una preziosa lezione.