di Rhoda Wilson
L'autore britannico Aldous Huxley è conosciuto soprattutto per il suo libro del 1932 "Brave New World", in italiano "Il Mondo Nuovo", divenuto poi un modello per molta della successiva fantascienza di tipo distopico. Il Mondo Nuovo venne scritto tra la Prima e Seconda Guerra Mondiale, al culmine di un'epoca di ottimismo tecnologico in Occidente. Secondo l'enciclopedia Britannica, Huxley colse quell'ottimismo e creò il mondo distopico del suo romanzo per criticarlo...
Ma quali erano esattamente le opinioni di Aldous Huxley? Credeva davvero nella necessità di una dittatura scientifica? Di un sistema scientifico a caste? Stava davvero avvertendo la gente che si sarebbe verificata una simile distopia, se non avessimo corretto la nostra rotta... o faceva tutto parte di un condizionamento psicologico di massa verso qualcosa ch'era considerato inevitabile, e il ruolo di Huxley era piuttosto quello di "ammorbidire il più possibile la transizione" verso una "dittatura senza lacrime"?
Cynthia Chung ha esplorato la vera storia de Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley con un lavoro pubblicato in una serie di quattro articoli. Di seguito riportiamo un estratto della parte 2, che si compone di tre sezioni: la guerra alla scienza; la scienza moderna genera la religione moderna e un'utopia moderna; infine, il declino dell'uomo del XX secolo.
<< da La guerra alla Scienza e il declino dell'Uomo del XX secolo, di Cynthia Chung
Proprio al sorgere del XX secolo, nel 1900, il prestigioso Congresso Internazionale dei Matematici organizzò una conferenza a Parigi, in Francia. Fu a questa conferenza che David Hilbert, importante matematico dell'Università di Göttingen, fu invitato a parlare del futuro della matematica, dove egli sottolineò la necessità per il campo della matematica di "dimostrare che tutti gli assiomi dell'aritmetica sono coerenti" e di "assiomatizzare quelle scienze fisiche in cui la matematica gioca un ruolo importante".
Nella sua sfida al futuro della matematica, Hilbert chiedeva che tutte le conoscenze scientifiche venissero ridotte, per così dire, alla forma della "logica" matematica; che arrivassero ad essere contenute in un minimo di verità accettate e di regole derivanti, dimostrabili tramite coerenti e complete prove matematiche formali.
In questo modo, tutta la conoscenza scientifica del futuro sarebbe stata dedotta da questi modelli matematici, e non sarebbe rimasto nulla da "scoprire" - nel senso tipico di ciò che definiva le indagini scientifiche del XIX secolo e precedenti - perché sarebbe solo bastato riferirsi al modello matematico appropriato.
Quello stesso anno, 1900, Bertrand Russell e Alfred North Whitehead si misero all'opera per raccogliere la grande sfida di Hilbert, il che si tradusse nella loro pubblicazione "Principia Mathematica" di tredici anni più tardi.
Anche se Kurt Gödel ne avrebbe poi smentito l'intera premessa, coi propri "Teoremi di Incompletezza" che mostrano i limiti di dimostrabilità delle teorie assiomatiche formali, il "Principia Mathematica" è una delle opere più influenti del XX secolo, che non solo ha dato forma alla logica moderna, ma ha anche costituito la base per lo sviluppo della cibernetica e dell'analisi dei sistemi di Norbert Wiener, allievo di Russell, durante la II Guerra Mondiale.
Prima che concludiate che Russell stesso non credeva personalmente, che l'irrazionalità sia una forza fondamentale dell'Universo solo perché ha cercato di formalizzare detto Universo, vale la pena leggiate uno stralcio della sua visione amaramente misantropica dell'umanità, come presentata nel suo saggio "Il credo dell'uomo libero" del 1903:
" ...che l'uomo è il prodotto di cause che non avevano alcuna previsione del fine che stavano raggiungendo; che la sua origine, la sua crescita, le sue speranze e le sue paure, i suoi amori e le sue convinzioni, non sono che il risultato di collocazioni accidentali di atomi; che nessun fuoco, nessun eroismo, nessuna intensità di pensiero e di sentimento può preservare la vita individuale oltre la tomba; che tutte le fatiche dei secoli, tutta la devozione, tutta l'ispirazione, tutta la luminosità del genio umano sono destinate ad estinguersi nell'immensa morte del sistema solare, e che l'intero tempio delle conquiste dell'uomo deve inevitabilmente essere sepolto sotto le macerie di un universo in rovina - tutte queste cose, se non proprio fuori discussione, sono comunque così quasi certe, che nessuna filosofia che le rifiuti può sperare di resistere... Solo entro l'impalcatura di queste verità, solo sulle solide fondamenta di un'irriducibile disperazione, la dimora dell'anima può essere costruita in modo sicuro."
Che si basasse sul determinismo o sulla casualità, l'obiettivo era lo stesso: promuovere una concezione dell'Universo che non ha alcuno scopo, alcuna direzione e alcuna moralità, che è essenzialmente un meccanismo, scopribile attraverso alcune semplici leggi. Non si trattava di una novità: l'Illuminismo aveva già fatto molto per enfatizzare l'individualismo, lo scetticismo e una "scienza" ridotta agli angoli dell'empirismo e dell'agnosticismo.
Con una visione di questo tipo, il nostro legame con l'Universo diventa irrilevante: l'Universo viene visto come qualcosa di freddo, inconoscibile e in definitiva morto o morente. Questo concetto non fa altro che rafforzare l'idea che non esiste un vero significato per nulla, non esiste uno scopo, o almeno, non è uno scopo in cui noi abbiamo un posto.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Aldous Huxley trascorse molto tempo a Garsington Manor, casa di Lady Ottoline Morrell, amante di Bertrand Russell, la quale credeva (come Aldous e il fratello Julian) nel concetto di matrimonio aperto. Sebbene T.H. Huxley [il filosofo/biologo nonno di A. Huxley - NdT] conoscesse i genitori di Russell - Lord e Lady Amberley - fu solo a Garsington Manor che Aldous incontrò per la prima volta Bertrand Russell e il Bloomsbury Group.
È anche il luogo in cui conobbe la sua prima moglie, Maria Nys, una rifugiata belga del tempo della guerra che era stata invitata a stare presso Lady Ottoline Morrell. Maria, che era bisessuale, dall'età di sedici anni aveva intrapreso una relazione amorosa di diversi anni con Lady Ottoline. Alla fine Maria accettò la proposta di Huxley e si sposarono nel 1919, praticando un matrimonio aperto.
Il Bloomsbury Group, o "Set", che si riuniva regolarmente da Lady Ottoline, era un'associazione di scrittori, intellettuali, filosofi e artisti inglesi che rifletteva in gran parte l'influenza di G.E Moore (autore di "Principia Ethica" del 1903) e di Bertrand Russell, entrambi tra i fondatori della filosofia analitica. Anche Alfred North Whitehead faceva parte del gruppo.
Secondo una famosa battuta di Dorothy Parker, poetessa e scrittrice americana, "vivevano in quadrati, dipingevano in cerchi e amavano in triangoli"(1)
Huxley manteneva un rapporto libero con il Gruppo Bloomsbury. Sembrerebbe che avesse con Russell un approccio simile a quello con Wells: che nutrisse cioè una seria antipatia per entrambi gli uomini, ma fosse comunque molto influenzato dalle loro opere. Al punto che nel 1932 Russell esclamò, in una lettera al suo editore, "Il Mondo Nuovo" è semplicemente un'espansione dei due penultimi capitoli del mio 'La Prospettiva Scientifica' !", aggiungendo "il parallelismo si applica ad una gran quantità di dettagli, per esempio alla proibizione di Shakespeare e alle droghe che non danno mal di testa". Russell arrivò al punto di considerare l'idea di denunciare Huxley per plagio, cosa che il suo editore lo dissuase dal perseguire.
Ne "La prospettiva scientifica", del 1930, Russell descriveva un sistema di caste, che necessita di due modalità di istruzione separate: una per la classe dirigente d'élite, e l'altra per la classe dei servi. La classe dirigente deve occuparsi di migliorare la tecnica scientifica, mentre "i lavoratori manuali [devono] venire appagati con continui nuovi divertimenti".
Huxley fece eco a questo concetto nel suo "Ritorno al Mondo Nuovo" ("Brave New World Revisited"), dove scrisse:
I dittatori passati sono caduti perché non sapevano dare ai loro soggetti sufficiente pane e circensi, miracoli e misteri....
Nonostante ci sia chi afferma che Huxley abbia scritto "Il Mondo Nuovo" come satira delle opere di H.G. Wells e di quelle che sembrano essere anche le opere di Russell (come già mostrato nella Parte 1), questo non è vero. Aldous incorporò le idee di Wells e Russell nelle sue opere e, sebbene trovasse questi uomini antipatici, non ha mai contraddetto le loro opinioni in nessuno dei suoi scritti o delle sue conferenze. L'intera premessa del suo "Ritorno al Mondo Nuovo", pubblicato nel 1958, è semmai proprio un rafforzamento di quelle idee.
Huxley lo affermava con grande chiarezza, di ritenere che il mondo sia sovrappopolato, che si tratta di una crisi che dev'essere controllata e che la scienza e il progresso non possono essere liberi di avanzare senza limiti. Gli stessi temi che ha poi ribadito anche nel suo ultimo romanzo, "L'isola".
In "Ritorno al Mondo Nuovo" scrive:
"Occorre ridurre l'incremento annuo della popolazione. Ma in che modo? Abbiamo da scegliere fra la carestia, la pestilenza e la guerra da una parte, il controllo delle nascite dall'altra. (...) se la inventeremo, come potremo convincere a mutar parere gli individui che dovrebbero, ma non vogliono, ingerire la pillola? (...) a ridurre il tasso di natalità proprio nei paesi industrialmente arretrati, dove più urgente sarebbe tale riduzione? (...) Consideriamo adesso le società arretrate che oggi cercano di industrializzarsi. Se ci riescono, chi impedirà loro, nel disperato sforzo di mettersi alla pari e di restarci, di sprecare le risorse insostituibili del nostro pianeta, con la stessa stupida vanità che hanno mostrato, e tuttora mostrano, quelli che li hanno preceduti nella corsa?"
A questo punto basta sostituire la parola "pillola" con "sterilizzazione" e non cambia molto. In effetti, come pubblicato da The Guardian, "Huxley era a favore di programmi di riproduzione genetica per arrestare la moltiplicazione degli inadatti. In un articolo particolarmente sgradevole, pubblicato nel 1930 sull'Evening Standard, confessò la sua ansia per la proliferazione dei minorati mentali e chiese la loro sterilizzazione obbligatoria".
Scrisse Il Mondo Nuovo un anno dopo, nel 1931.
Sembra che la mela non sia caduta troppo lontana dall'albero, dopo tutto... >>
Sull'Autrice
Cynthia Chung è co-fondatrice e redattrice della Rising Tide Foundation. Collabora anche con la Strategic Culture Foundation.
Nell'arco dell'ultimo trimestre 2021, la Chung ha pubblicato una serie di quattro articoli su Aldous Huxley. Potete trovare i link a tutti e quattro gli articoli QUI [TdML sta considerando di tradurli integralmente].
La Parte 1 analizza le reali intenzioni di Huxley nello scrivere Il Mondo Nuovo.
La Parte 2 illustra il punto di vista di Huxley su scienza e sovrappopolazione.
La Parte 3 spiega come la forma di spiritualità ideologica di Huxley arrivò a dare forma al movimento di contro-cultura sulle droghe.
La Parte 4, infine, descrive la rivoluzione assoluta di Huxley: la battaglia per conquistare la vostra mente.
Il mio articolo si basa su un estratto dalla Parte 2, "La guerra alla Scienza e il declino dell'Uomo del XX secolo".
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(1) Ingl: "living in Squares, painting in circles, and loving in triangles". In italiano sarebbe: "vivevano in Piazze, dipingevano in circoli, amavano in triangoli", ma è sempre stato tradotto "in quadrati" per non perdere il gioco di parole geometrico originario: la Parker si riferiva infatti alle residenze del gruppo. Leonard e Virginia Woolf vivevano per es. in Tavistock Square, a Londra, mentre Vanessa e Clive Bell in Gordon Square (NdT).
Rhoda Wilson, su The Exposè 16.06.2022
The Ideology of Overpopulation in the Life and Times of Aldous Huxley
Traduzione italiana per TdML Daniela Brassi