Un allarme sui "Vaccini contagiosi"


di Aaron Kheriaty - Brownstone Institute
16.6.2022

Da due decenni gli scienziati stanno sviluppando in sordina dei vaccini contagiosi che si auto-diffondono. La ricerca, finanziata dal NIH, prevede o l'impacchettamento del DNA di un agente patogeno mortale in un virus contagioso ma meno dannoso, oppure l'indebolimento della letalità del virus mortale tramite ingegnerizzazione in laboratorio.

I "vaccini" risultanti si diffondono da una persona all'altra proprio come fa un virus respiratorio contagioso. Sarebbe sufficiente immunizzare solo il 5% delle popolazioni regionali; il restante 95% "prenderebbe" il vaccino man mano che questo si trasmette da persona a persona in comunità.

Questa tecnologia evita l'inconveniente dei cittadini recalcitranti che potrebbero rifiutarsi di dare il loro consenso. I suoi sostenitori sottolineano che una campagna di vaccinazione di massa, che normalmente richiederebbe mesi di costosi sforzi per immunizzare tutti, potrebbe ridursi a poche settimane.

Gli scienziati al lavoro hanno già dimostrato la validità del concetto, nelle popolazioni animali: nel 2000, i ricercatori Spagnoli hanno iniettato un vaccino trasmissibile in settanta conigli e li hanno riportati in natura, dove questi lo hanno rapidamente diffuso ad altre centinaia di esemplari, fermando - secondo quanto riferito - un'epidemia virale. I paesi Europei stanno ora testando la tecnologia sui maiali.

Sulla scia della pandemia di Covid, circa una dozzina di istituti di ricerca tra Stati Uniti, Europa e Australia stanno studiando i potenziali usi umani dei vaccini ad diffusione autonomaL'agenzia federale Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), ad esempio, sta valutando questa tecnologia per l'esercito americano, come protezione dalla febbre di Lassa dell'Africa occidentale, un virus diffuso dai ratti all'uomo. Il progetto, va sottolineato, non richiede il consenso dei nostri uomini e donne in servizio militare. 

Nel 2019 il governo britannico ha iniziato a esplorare questa tecnologia per affrontare l'influenza di stagione. Un documento di ricerca del Ministero della Salute e dell'Assistenza Sociale britannico ha suggerito che gli studenti universitari potrebbero essere un gruppo target ideale:

Non lavorano, quindi [vaccinarli] non causerà grandi disagi economici e la maggior parte di loro ha una seconda casa dove andare, diffondendo così il vaccino.

I ricercatori hanno ammesso che un vaccino contagioso, contro un virus influenzale attenuato, causerebbe alcuni decessi, ma hanno stimato che questi sarebbero inferiori a quelli causati dal virus influenzale originario. Come descritto nel rapporto del governo britannico:

I vaccini a diffusione autonoma sono meno letali, ma non per questo non letali: possono ancora uccidere. Moriranno alcune persone che altrimenti sarebbero sopravvissute, ma in generale moriranno meno persone.

Come dice il proverbio, non si può fare una frittata senza rompere qualche uovo. O, secondo la definizione di Lenin, se devi abbattere una foresta aspettati che volino trucioli di legno. I vaccini contagiosi sono nel nostro futuro, sostengono i loro promotori, e non sono diversi dal mettere il fluoro nell'acqua potabile. Inoltre, per coloro che trovano sgradevoli le iniezioni, sono necessari meno aghi.

Una ricerca finanziata da governi, che prevede l'utilizzo di virus ingegnerizzati in laboratorio, per creare vaccini contagiosi che si diffondono da soli, e che non richiedono il consenso dei cittadini. Cosa potrebbe mai andar storto?

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di Aaron Kheriaty - Brownstone Institute

Traduzione italiana per TdML Daniela Brassi